8 Domenica 10 Gennaio 2021 Corriere del Mezzogiorno BA Cultura L’iniziativa Sono 42 le librerie pugliesi che hanno la vendita del tradizionale libro cartaceo Promuovere costituito l’associazione «Librai Puglia». Si che dovrà certamente essere affiancato & Tempo libero trovano perlopiù a Taranto, Bari, Brindisi e dagli strumenti tecnologici più innovativi, la lettura, nasce Foggia e si propongono di perseguire e dall’altro contribuendo a restituire una l’associazione precisi obiettivi, come si legge nello determinata immagine alle librerie, che statuto, in perfetta sintonia con la legge tornano così ad essere punto di Librai Puglia del febbraio 2020 sulla promozione della riferimento, luogo di confronto sulle lettura. Un’attività che procederà su un tematiche d’attualità. Presidente è Luigi doppio binario: da un lato cercando di Traetta. tutelare la categoria e quindi alimentando © RIPRODUZIONE RISERVATA Il racconto di Vladimiro Bottone selvaggia, potresti insegnarla a scuola la vanagloria, se solo fosse C una materia curricolare. I tuoi i siamo detti: diamoci tre- stuoli di corteggiatori, più o me- gua, un po’ di pace. Così no persecutori, li coltivi come ga- mi vieto di sentirti da tre rofani in serra. Alla fine abbiamo giorni (il vedersi lo deci- battibeccato, per l’ennesima vol- derà questo virus che governa gli ta, magari con un tantino di foga uomini come un invisibile moto- in più. Il punto è che sei egocen- re della Storia). In contempora- trica molto oltre il semplice egoi- nea – il Caso esiste? - è iniziato a smo e quasi oltre la strafottenza. piovere. Nelle ultime settantadue Egolatria, eccolo là il tuo peccato ore non ha smesso che per qual- originale. Originale mica tanto, che minuto. Il Caso esiste? Mi ver- poi: sei il classico prodotto della rebbe da rispondere: no. psicanalisi. La paziente, nella vo- Cosicché passo parecchio tem- stra bolla, è il mondo; gli altri vi- po con la fronte appoggiata alle venti non sono nemmeno dei sa- lastre fredde. Anche la mia testa è telliti. Gli altri rappresentano tut- diventata trasparente, le feste vi t’al più delle appendici a quell’Io hanno lasciato come una specie che campeggia, giganteggia, do- di condensa, tipo l’alito sui vetri. mina tutta la vostra seduta di cin- Ho bevuto troppo, riempire il bic- quanta minuti settimanali. chiere mi svuota, adesso riesco sì Foto «Bla bla bla», l’ultima volta mi e no a leggiucchiare cose di nes- d’autore hai fatto il verso, «me lo hai già ri- sun conto. Ascolto allo sfinimen- petuto almeno millecinquecento to una play-list, questo sì. Mi in- volte». Da quella tua uscita mi si è terrogo: ti piacerebbe? Poi penso incarnita dentro la convinzione che non dovrei riferire a te ogni di risultarti tedioso. «La annoio», azione che compio. Ne abbiamo mi sono persuaso subito, come preso atto, mi pare: eravamo arri- davanti a un assioma. È così evi- vati a un punto di eccessiva pos- dente che ti stufi, all’altro capo Darsi una tregua della comunicazione. Solo per una questione di tatto chiamai in causa la fame d’aria. Non si tratta di sbadigli, ma recrudescenze della tua asma da ragazzina. Ti giustifichi così e io capitolo, ogni volta. Te la do vinta senza colpo ferire. Una resa senza condizioni, senza manco una tenue forma di Tommaso resistenza dialettica. In quei mo- sessività, da entrambe le parti. Le me (quanto a te: lo so che lascerai Verde a profusione, un’assenza sanno tutti. Certo avresti potuto Vitiello nasce a menti – giuro – posso solo vederti ossessioni, la parte deleteria di decantare questa e-mail un paio pianificata di negozi, al fondo essere più accogliente con la mia Mercogliano come la ragazzina che eri: sgra- noi all’opera. Perciò ci eravamo di giorni, meglio far sbollire, raf- della strada uno sfiato sulla val di foto; senza snobbarla con quel- nel ‘92. Si ziata, prima che sbocciassi. Men- detti: diamoci tregua, un po’ di freddare i motori prima che fon- Susa, il vento che ulula mentre la l’aria di sufficienza. In fondo era forma a Napoli tre andavi a scuola con l’inalatore pace. Ridurre il numero dei giri, dano). Là fuori di umano non è percorre, si sfrega contro le mon- un’istantanea voluta, cercata, co- in fotografia e dentro lo zaino e la faccina da im- far raffreddare i motori prima che che sia rimasto molto – e, per me, tagne, si satura di elettricità. Lo struita con pazienza e apposta- illuminotecnica punita (e quella spirale di affanni fondano. Poi è iniziato questo di- solo l’umano è raccontabile. Con so che non ti piacerebbe viverci: menti. al corso della dietro il tuo sterno). Non posso luvio, qui al Nord perfino con dei le restrizioni alla mobilità vedo in tu ami la campagna autentica e Forse quando ti è arrivata su compagnia tollerarlo, allora come oggi, che fiocchi di neve che si spiaccicano giro essenzialmente i cani; strat- non lo scimmiottamento del ver- WhatsApp eri di cattivo umore; Manovalanza possa mancarti il fiato. Lo vedi sulla mia faccia appiccicata ai ve- tonano al guinzaglio i loro padro- de pubblico cittadino. A te piace magari uno fra i mille possibili con il fotografo che non sono l’uomo adatto a te? tri. La e-mail è una forma di co- ni e le padrone con quei ridicoli la tavolozza dei suoni naturali. Tu fattori ti aveva disturbata. «Avrai Davide Tu avresti bisogno di un filibu- municazione lenta, mi sono det- berretti di lana. Anche il passag- ami raccoglierti ed essere conte- di sicuro un fotografo migliore Scognamiglio. stiere come quelli che ti sbavano to. Mi sono detto: allora le scrivo, gio di auto si è molto diradato. nuta nella solitudine, dove poco o fra i tuoi ammiratori», il mio Da diversi anni, dietro. Tu replichi che io sono un non sarà come violare la tregua, Del resto sai dove vivo: questa zo- niente è antropizzato. Mica per messaggino piccato. «Io sono so- come fotografo visionario, mostro senza cuore. non è petulante come una chia- na l’hanno concepita come un niente mi avevi chiesto di fotogra- lo un povero dilettante a differen- e videomaker Io ritengo di essere manovrato da mata o invadente come la mes- esperimento urbanistico, di quel- farti uno scoiattolo. Per te è un za di (omissis)», ho rincarato io. freelance, te, tu manipolata da me e deruba- saggistica istantanea. La posta li che andavano di moda all’epoca esotismo nordeuropeo, io vedo Io che mi crogiolo nel vittimi- collabora a ta dei tuoi anni migliori. Anche elettronica è meditativa, va cen- mia. Le città-giardino, ne abbia- ad ogni ora i loro balzelloni, da smo, che lo maneggio come una lavori di perciò abbiamo deciso di darci tellinata, sembra l’ultimo raccor- mo parlato un mucchio di volte. un giardino condominiale all’al- trappola per topi e potrei inse- storytelling con tregua, giusto? Resta il fatto che, do con la corrispondenza, il ‘900, tro. Avevo fatto i salti mortali per gnarlo a scuola, se solo fosse una Kaos da quando non ci sentiamo più, i carteggi amorosi, addirittura immortarlarne uno da vicino. materia curricolare. A quel pun- Produzioni, ha iniziato a diluviare. La dome- l’Ottocento. Con questa maledet- Grande Clausura Avevo disseminato di arachidi un to, come del resto volevo, ti sei ri- Arthemisia, nica cade come una mannaia e io ta Grande Clausura i giorni festivi Questi giorni festivi muretto. Volevo proprio scattare sentita. Per la verità hai ben poco Museo Madre. scrivo. Che posso fare? Scrivo non hanno mai fine, affondano in a un palmo da uno di quegli ani- da ribattere. Andiamo, sei asse- Nel 2018 entra queste e-mail lunghe quasi quasi un tempo molle e ingannevole non hanno mai fine, maletti mentre le sgusciava, le tri- diata da legioni di imbecilli su- nel LAB di come un racconto. come sabbie mobili. Così ti rac- affondano in un tempo turava con quelle sue accidenti di perficiali, vanesi collezionisti di Antonio Ricerca iconografica conto cosa vedo fuori di qui, molle e ingannevole mandibole instancabili. Non so- scalpi femminili, su andiamo...E Biasiucci. a cura di Antonio Biasiucci adesso che non sono più fuori di no un fotografo eccelso, questo lo poi sei sempre stata di una vanità © RIPRODUZIONE RISERVATA ● IL TEMPO DEL SUD di Claudio De Vincenti Il governo sullo scoglio Meridione e Recovery Fund decidersi a sciogliere. Il secondo ri- guarda la governance del Piano, essen- ziale sia per elaborare che per realizzare i progetti che dovranno comporlo. In SEGUE DALLA PRIMA alizzare, ma deve costituire un filo ros- stimenti al Sud, una misura di incenti- rigenerazione urbana, questione diri- un suo recente documento, Assonime so che traversa tutte le missioni e i pro- vazione automatica che sarebbe essen- mente per il futuro delle nostre città. ha indicato una soluzione semplice e Si comincia a delineare un qualche grammi di cui si comporrà il Pnrr. ziale per portare, sommandosi, Così come, incredibilmente, manca del chiara, che non pretende di esautorare collegamento con i progetti del Fondo Restano però anche nella nuova boz- Industria 4.0 nel Mezzogiorno: nulla si tutto il capitolo delle bonifiche e del ri- le amministrazioni ordinarie ma che le sviluppo e coesione e dei Fondi struttu- za vistose debolezze. Mi limito qui a evi- prevede nel Recovery Plan, mentre la lancio produttivo dei siti industriali di- integra e le sostiene con una catena di rali europei. denziare un equivoco e alcuni sottodi- Legge di bilancio stanzia solo 2 miliar- smessi o in crisi. comando e con procedure e corsie pre- Quest’ultimo punto, contrariamente mensionamenti di programmi che sa- di, contro i 19 che il Pnrr assegna, peral- Se si pensa che gli stanziamenti su ferenziali essenziali per attuare gli in- all’interpretazione data da qualche rebbero decisivi per il futuro del Paese e tro giustamente, a Industria 4.0. interventi minuti e incentivi discrezio- terventi. commentatore, non c’entra nulla con la molto importanti per il Mezzogiorno. Restano poi sottodimensionati inve- nali raggiungono nel Pnrr una somma Il fatto è che questa (o altre soluzio- rivendicazione di quote da riservare al L’equivoco riguarda il taglio operato stimenti infrastrutturali fondamentali: compresa tra i 20 e i 40 miliardi, è chia- ni) richiedono che venga sciolto un se- Mezzogiorno, ma risponde all’esigenza sugli incentivi di natura automatica di messa in sicurezza di strade, viadotti e ro che le risorse per correggere queste condo decisivo nodo: ridare alla politi- di coerenza e complementarietà tra i Industria 4.0, accompagnato da un in- ponti, interventi di cui vi sarebbe asso- lacune non mancherebbero. Il proble- ca la funzione generale di indirizzo e di vari fondi sottolineata più volte dalla cremento di quelli sottoposti a discre- luto bisogno; logistica e portualità, che ma è che probabilmente alcune compo- impulso – che è cosa ben diversa dal- Commissione Europea. Al riguardo, zionalità amministrativa: ai fini della costituiscono la via maestra per dovreb- nenti della maggioranza non amano né l’ingerenza nella gestione – e al tempo nell’impostazione che la Commissione crescita, i primi sono molto più efficaci be consentire all’Italia, e in particolare gli investimenti pubblici in infrastrut- stesso ridare dignità alla funzione tec- ha dato per l’utilizzo di Next Generation dei secondi e l’operazione da fare dove- al Mezzogiorno, di essere protagonista ture né il sostegno, libero da ingerenze nica di un’amministrazione che andrà EU, l’obiettivo della coesione territoria- va essere semmai quella opposta. degli scambi europei e mediterranei; politiche, agli investimenti delle impre- valutata per quanto saprà realizzare, le non si persegue con l’attribuzione di Tra i sottodimensionamenti più gra- impianti di chiusura del ciclo rifiuti e ri- se. rompendo la ragnatela delle comode percentuali definite ex ante a prescin- vi, segnalo prima di tutto quello riguar- sanamento delle reti idriche, temi fon- È questo il primo decisivo nodo che resistenze. dere dai progetti che si è in grado di re- dante il credito d’imposta per gli inve- damentali per la tutela dell’ambiente; l’attuale maggioranza di Governo deve © RIPRODUZIONE RISERVATA
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