WINE La passione per il vino, i gatti e la musica dà vita a uno storytelling che affascina e ispira. MICHELE CARRETTA, OLTRE IL VINO di Silvano Piazza U n nome di riferimento nel panorama interna- zionale dei Wine Mer- chants, un imprendi- tore che ha fatto del suo essere “fuori dal coro” una missione e un punto di forza, uno spirito creativo, curioso e affascinato da ogni forma d’arte... questi sono gli elementi di una storia davve- ro unica, anzi di un modo unico di raccontare un’azienda e i suoi valori. Stiamo parlando di Carretta Vini, realtà che da Visnadello, piccola frazione di Spresiano, alle porte di Treviso, continua da tre generazioni la propria storia di esplorazioni, scoperte e con- nessioni nel mondo del vino. Carretta Vini nasce infatti nel 1948 e le sue radici sono quelle della tradizione contadina del vino e della grappa: bevande semplici, ancestrali, in damigia- na o cisterna, fonte di energia liquida per il lavoro nei campi e nelle officine. Da questo mon- do ormai perduto e dai contorni quasi mitici, inizia un’avventura che porta la famiglia Carretta a diventare prima imbottigliatrice e selezionatrice, fino alla trasfor- mazione in Wine Merchant: una figura fondamentale nel mercato dei vini di eccellenza, eppure poco conosciuta. Agilità, indipendenza e intuito. Cosa fa il Wine Merchant? Non è solo un commerciante, ma un ricercatore di unicità, tradi- zioni, emozioni legate al vino. Un tessitore di incontri e intrec- ci con appassionati, collezioni- sti, professionisti e produttori che hanno spesso storie di secoli e secoli, oppure hanno perse- guito idee apparentemente folli, trasformandole in successi mon- diali. Un operatore lungimirante che con il potere dell’esperienza e dell’intuito, sa prevedere le tendenze di un mercato mondia- le che per le sue dinamiche e i suoi valori, ha spesso delle simi- litudini con quello delle opere d’arte. Attraverso i decenni, Miche- le Carretta e i suoi collaboratori hanno conquistato una posizione di prestigio nel mondo dei “fine wines”, raggiungendo con i pro- pri servizi di import ed export tutti i mercati internazionali. È un lavoro estremamente com- plesso, non solo per gli aspetti commerciali e burocratici, ma per la molteplicità di percezioni del vino nelle diverse culture e per le richieste dei clienti che spesso diventano delle vere e proprie sfide. Ed è proprio per non rinunciare a questa flessibi- lità di pensiero e di azione, alla capacità di muoversi con agilità e tempismo, alla volontà di cre- are rapporti personali di amici- zia oltre che di collaborazione, che Michele Carretta ha resistito alla tentazione di ingrandire la propria azienda - e conseguente- mente il proprio fatturato - per- seguendo invece il principio del “piccolo è bello”. La “trilogia di Romeo”. Chi lo conosce, insinua che alla base di questa decisione ci sia il suo amore per i gatti, che per lui rappresentano un esem- pio di libertà, intuito e impreve- dibilità. Fino a qualche tempo fa, accanto alla sua scrivania c’era un originale collaboratore: Romeo, un magnifico gatto nero dal pelo folto e dallo sguardo sornione. Non è un caso, perciò, che questo felino sia diventato il protagonista di una vera e pro- pria collana di racconti che nar- rano la storia di Carretta Vini e i temi che attraversano non solo il panorama enologico, ma il mon- do in cui tutti viviamo. La prima pubblicazione, dal titolo “Le 7 vite di Carretta Vini”, risale al 2013. «L’idea di questo libriccino» racconta Michele Carretta «mi è venuta quando mio figlio Nicolò mi ha chiesto di tenere una lezione di marketing nel suo istituto scola- stico. La lezione prendeva spun- to dai 65 anni di storia di Car- retta Vini, dalla sua evoluzione nel tempo e dalle strategie che abbiamo adottato per acquisire nuovi mercati. Mentre racconta- vo questa storia, ho notato che i ragazzi stavano veramente atten- ti e si appassionavano ad essa, oltre ogni aspettativa. Allora, mi sono detto: perché non fissarla in un piccolo libro e regalarlo ai nostri clienti ed amici? Ho volu- to però andare ancora oltre: non volevo che fosse un’opera cele- brativa, uno di quei libri che fa magari piacere ricevere, ma che poi restano a fare polvere su una scrivania o una libreria. Mi sono messo a pensare ad una chiave di lettura diversa dal solito ed ecco che mi è balenata l’idea: perché non facciamo raccontare questa storia al mio gatto Romeo, il mio fedele compagno d’ufficio?» Il volumetto, arricchito dai delicati acquerelli di Giovanna Durì, ha un grande successo fra i clienti e gli amici di tutti i pae- si, tanto che qualche anno dopo, Michele Carretta decide di fare il “bis” con un libriccino ancora più originale. Un viaggio nello spazio e nel tempo. Siamo nel 2016 e tutto il mondo ha gli occhi puntati su Marte: la missione europea Exo- mars raggiunge l’orbita del pia- neta rosso per cercare tracce di vita. Si inizia a parlare di “ter- 52 53 raformare” Marte per renderlo abitabile ed Elon Musk dichiara che porterà l’uomo su Marte! Nel frattempo, un altro tema inizia a farsi strada sempre di più: il cambiamento climatico. L’ac- cordo di Parigi per limitare il ri- scaldamento globale è del 2015 e l’anno successivo registra dei record nelle temperature. In questo clima generale - è il caso di dirlo - Michele Carretta inizia a immaginare che ripercussioni ci potranno essere, nel futuro, per il mondo dei vini. Ed ecco che gli viene improvvisamente un’idea: perché non raccontare un viaggio su Marte, nel quale i protagonisti sono lui e il gatto Romeo? Nasce così il racconto “Rosso Marziano”, sempre illustrato da Giovanna Durì: “un’avventura tra favola e fantascienza, con un lieve retrogusto di sogno”. Per Michele Carretta, questa pubbli- cazione, in collaborazione con Piazza Editore, non è solo un’e- spressione artistica, ma un’origi- nale operazione di storytelling nella quale convergono degli argomenti fondamentali per lui e per la sua azienda: dalle classi- fiche dei vini - che ritiene inutili e fuorvianti - alla crisi ecologica ed ai problemi che comporta per l’enologia, ai rapporti con mer- cati che possono sembrare vera- mente abitati da... “marziani”. Nel 2019, sempre per Piaz- za Editore esce “Vinum Ergo Sum”, un nuovo episodio del- le avventure del gatto Romeo e di Michele che questa volta, vengono trasportati in sogno nell’antica Roma. Si tratta di un omaggio alla cultura millenaria del vino - ritornata, fra l’altro, in auge recentemente con il vino in anfora - ma anche di una meta- fora dell’agilità e dell’intuito di Carretta Vini che come il gatto Romeo, supera varie sfide ed av- venture, fino a partecipare a una gara di salto con l’asta a Olim- pia. L’idea narrativa di Michele Carretta è accompagnata dalle illustrazioni di Giovanna Durì che interpretano in chiave con- temporanea i temi dell’arte clas- sica, sulla base di una approfon- dita ricerca iconografica. Dalla produzione letteraria a quella musicale. Parallelamente alla trilogia del gatto Romeo, esempio estre- mamente originale di “letteratu- ra d’impresa”, Michele Carretta ha coltivato un’altra iniziativa culturale che come nel suo stile, nasce dalla passione e dall’a- micizia. Parliamo della parteci- pazione, come produttore, alle incisioni di Gerardo Felisatti: pianista, compositore e direttore d’orchestra di livello internazio- nale. Nel 2012, dall’incontro fra i due è nato il CD “Rosso Vivo con Fuoco” che oltre ad avere ottenuto il consenso del pubbli- co, è stato scelto dal quotidiano online “Repubblica.it” come colonna sonora per una sua ru- brica ed inoltre, è stato eletto “Disco del Mese” dalla rivista Audiophile Sound, una delle te- state più prestigiose nel panora- ma dell’alta fedeltà. Se il titolo di questo CD ri- chiama il vino, l’acqua è invece l’ispirazione di “Acquamadre”: il fluido che lega tutte le compo- sizioni, come un viaggio fra gli infiniti valori di questo elemento vitale. «Per avere il maggiore con- tatto possibile e il silenzio ne- cessario» racconta Gerardo Fe- lisatti «ho affittato per una setti- mana un appartamento sul lago di Garda, ho portato il materiale e lì ho scritto musica giorno e notte in modo davvero intenso e urgente». Sono nate così 10 storie mu- sicali, di cui 4 eseguite insieme a Luigi Puxeddu, violoncello solista dei Solisti Veneti, dei So- listi Filarmonici Italiani e colla- boratore di numerosi musicisti italiani e internazionali. Come per i libri che raccon- tano le avventure di Romeo, po- tremmo dire “non c’è due senza tre”: e infatti Michele Carretta ha collaborato anche al CD in- titolato “The Way it Stands”, pubblicato nel 2023 dalla casa editrice musicale Da Vinci Pu- blishing, etichetta indipenden- te della musica classica e jazz con sede a Osaka. Una raccolta di composizioni di Gerardo Fe- lisatti, interpretate dall’autore al pianoforte solo e in duo con il violoncello di Luigi Puxeddu, che rappresenta un invito a vi- vere l’attimo, abbandonare i luo- ghi comuni e recuperare i valori più autentici, profondi e proprio per questo, inesprimibili con le parole. Lo stesso titolo “Così com’è” è nato durante uno degli incontri fra Gerardo Felisatti e Michele Carretta, un sodalizio che continua attraverso il tempo, unendo l’amore per la musica e per il vino. «Il produttore che abbando- na le tecnologie moderne, per adottare le millenarie tecniche di vinificazione in anfora degli antichi romani. La famiglia che dal 1552 coltiva il suo vigne- to nel cuore dello Champagne. Sono solo alcune delle storie che un bicchiere può raccontare e che riempiono di emozioni i miei dialoghi con Gerardo, insieme alle sue anticipazioni sui brani che ha composto» così Michele Carretta racconta la genesi del CD «Ecco perché il mio ruolo in questa nuova raccolta di brani di Gerardo Felisatti, con la prezio- sa partecipazione di Luigi Pu- xeddu, non è quello del classico “sponsor” che cerca pubblicità per i propri prodotti, ma di un amico che partecipa con entu- siasmo, curiosità e ammirazione a un nuovo viaggio da percorrere insieme, nei territori infiniti del- la musica.» Dalla musica al vino, l’amici- zia è una “nota” ricorrente per Michele Carretta. Un esempio? Il rapporto con Francesco Paolo Valentini, che dal padre Edoar- do, protagonista dell’ enologia del Novecento, insieme a una tradizione familiare che risale al XVII secolo, ha ricevuto un metodo basato sull’osservazione della natura e sul rispetto delle sue dinamiche, dal quale nasco- no vini riconosciuti fra i migliori d’Italia. Un legame, quello fra i Car- retta e i Valentini, iniziato oltre 30 anni fa e che oggi coinvolge i figli Nicolò e Gabriele, in un percorso che esplora e interpreta appassionatamente anche un’al- tra tradizione: quella dell’olio. E per il futuro? Michele Car- retta sta preparando ulteriori iniziative, fra cui un nuovo epi- sodio delle avventure del gatto Romeo. Del resto accanto alla sua scrivania, fa bella mostra di sé un “cappello pensatore” che lo aiuta ad avere sempre nuove idee, dice scherzando... ma non troppo! 54 55