Franco Falco e Autori vari Chi è? Tramandiamo ai posteri coloro che meritano essere ricordati Volume diciottesimo Narrativa Poesie Edito Associazione Dea Sport OdV Bellona (CE) giugno 2025 Sono dichiarate contraffatte le copie non firmate dall’Editore o da uno degli Autori. Contatti: Associazione Dea Sport ODV via Regina Elena, 28 81041 - Bellona (CE) Telefax +390823966794 +393202850938 c.c.p. 33785874 P.I. 02974020618 Iban: IT79 S076 0114 9000 0003 3785 874 deasportonlus@gmail.com info@deanotizie.it deanotizie@pec.it www.deanotizie.it 2 Dedica Alla Stella “Antonio” la più brillante del Firmamento Destinaci il 5 X 1.000 dell'Irpef segnalando la Partita Iva 02974020618 A te non costa nulla per noi è tanto perchè ci aiuti ad aiutare In un particolare momento di preoccupazione ricevetti la visita del giovane Antonio Lubrano che mostrando il suo sorriso senza confini mi disse: "Signor Franco ricordate che noi vi apprezziamo perché quello che fate non è per un vostro tornaconto ma perché possedete il requisito più importante di qualsiasi cosa... l'UMANITÀ" 3 Saluto La reminiscenza del tempo preterito e il ricordo di donne e uo- mini del passato rappresentano ancora oggi, dopo 11 anni dal primo volume, i temi fondamentali del 18° tomo della collana Chi è? Tramandiamo ai posteri coloro che meritano essere ri- cordati , silloge letteraria che si propone di far conoscere avve- nimenti e pagine di storia vissuta, eventi e circostanze dei tem- pi addietro, congiunture e fatti del quotidiano, al fine di allarga- re gli orizzonti culturali futuri delle nuove generazioni. La cro- naca dei tempi moderni ci segnala agitazioni mondiali e bailamme universale: è ne- cessario l’esempio di usi e consuetudini passate, di modelli che fungano da prototipi per le nuove generazioni, di testimonianze che siano riverberi di riflessione e medita- zione, di insegnamenti tratti dalla way of life di ognuno dei protagonisti. Nelle pagi- ne non si leggono rimpianti, rammarichi o nostalgie, ma sproni e stimoli per il futu- ro. L’obiettivo della collezione ricalca filosoficamente il pensiero aristotelico del bíos , il modus vivendi dei personaggi menzionati, il quam vivimus , la condotta seguita e vissuta da eroine ed eroi del quotidiano nel sociale, il mos maiorum quale caposaldo dell’etica: l’essenza è dunque il sé dell’essere, le virtù e gli ideali della persona, il nes- so tra essere umano e compagine comune, humanitas e paideia . “Formare” alla cul- tura della legalità per “fermare” la disonestà, le ingiustizie, le prepotenze: far trionfa- re, dunque, i valori civili come sostegno, accordo, solidarietà. Illustri esegeti della collana hanno parlato dell’enorme patrimonio intellettuale degli ambiti regionali che si vanno ad innestare in una cultura universale, di fatti minori che si collegano a con- testi storici più ampi, di analisi storiografiche attente e meticolose da avvalorare e dif- fondere. Le orme del passato vengono custodite da pagine il cui discernimento porta riflessione e giudizio: attraverso la lettura di autori attenti e sistematici, si rievocano tasselli storici di alto contenuto formativo. L’arpinate per eccellenza, prima della ve- nuta di Cristo, affermava che “ Historia vero testis temporum , lux veritatis , vita me- moriae , magistra vitae , nuntia vetustatis” (“La storia è testimone dei tempi, luce del- la verità, vita della memoria, maestra della vita, messaggera dell’antichità”): 1 è quin- di necessaria la conoscenza delle proprie origini, del sentimento di legame al conte- sto ambientale. Lo storico dell’antica Roma Tito Livio definisce la storia come Ma- gistra Vitae quale valore etico e morale: vivere il presente esaminando i tempi anda- ti è l’unico modo per non svigorire il domani. Una celebre canzone del 1996 scritta dal meneghino Giorgio Gaber recita che “L’appartenenza è avere gli altri dentro di sé [...] è un’esigenza che si avverte a poco a poco, si fa più forte alla presenza di un ne- mico, di un obiettivo o di uno scopo. È quella forza che prepara al grande salto deci- sivo che ferma i fiumi, sposta i monti con lo slancio di quei magici momenti in cui ti senti ancora vivo” 2 : qui l’essenza della collana! Erodoto di Alicarnasso parlava di poiesis , “creazione poetica”: una sezione della col- lana è dedicata ad elaborazioni rilevanti, a pregevoli composizioni poetiche, talvolta con prosodie regionali. Alcune poesie didascaliche sono di sicuro apporto allo svi- luppo etico, civico e morale delle genti. È appagante vedere come, nel tempo, la collana abbia avuto riscontri positivi: tra le tantissime Istituzioni culturali che posseggono copia della collezione, desidero men- zionare la Biblioteca dello Stato di Città del Vaticano, la Biblioteca Nazionale “Vit- torio Emanuele III” di Napoli, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e la Bi- blioteca del Seminario “Maria da Igreja” di Janaúba della Repubblica Federale del Brasile. Ebbi modo di scrivere a pagina 3 dell’8° volume della Collezione: “Il progetto della Collana è nato e continua ad essere operante in quanto è alimentato anche dalla con- vinzione che gli uomini ed il loro passato rappresentino un’insostituibile fonte da cui attingere insegnamenti e valori, un exemplum unico che non bisogna mai perdere di vista come guida e fondamento del presente e del futuro. Conoscerli anche attraverso la storia locale, attraverso le piccole, quotidiane storie della nostra gente, offrono l’opportunità di penetrare più in fondo nelle nostre radici, di acquisire un certo senso di appartenenza alla comunità e di essere maggiormente consapevoli della realtà che ci circonda per comprenderla e viverla meglio”. 3 Buona lettura e appuntamento al 19° volume. Franco Falco Note: 1 - https://www.treccani.it/vocabolario/historia-magistra-vitae/ 2 - https://www.chiesadimilano.it/pgfom/files/2017/05/Canzonedellappartenenza__1.94258.pdf 3 - https://www.deanotizie.it/DeaNotizie/Libri/Chi_e_8_2018.pdf 4 Presentazione Siamo ormai giunti alla XVIII edizione della Collana Chi è? Tra- mandiamo ai posteri coloro che meritano essere ricordati , grazie alla tenacia, alla dedizione, all'amore del Direttore Franco Falco, cui vanno i nostri accorati ringraziamenti. Dedichiamo questo vo- lume al giovane Antonio Lubrano, volato in Cielo a soli 18 anni per incidente stradale, in cui è stata coinvolta la fidanzata, che ha ri- portato gravi lesioni. Emozionanti risultano senz’altro le lettere ri- volte a Lui da amici e persone care, come il Direttore dell'Istituto Salesiano di Caserta, il quale ricorda la grande umanità di Antonio e la disponibilità verso i compagni che egli proteggeva, così come, siamo certi, continuerà a fare da Lassù. La cultura delle nostre Comunità, intesa come insieme di arte, tradizioni, ma soprat- tutto di valori, come il rispetto, l’onore, l’amicizia, la Fede, va rispettata, amata, tra- mandata ai posteri. Le personalità significative delle nostre Comunità non sono eroi, ma uomini e donne comuni, che hanno tanto da insegnare con il loro coraggio, l’im- pegno, l’amore per la propria terra; essi, operando per il Bene comune, collettivo, hanno arricchito il patrimonio sociale e culturale della propria Comunità; rappresen- tano pertanto il suo cuore pulsante; trasmettono i valori veri della vita alle nuove ge- nerazioni, ai posteri, diventando dunque modelli da emulare. La storia rappresenta un trinomio inscindibile: collega il passato al presente, il pre- sente al futuro. La cultura d’altronde è un organismo vivo, che, partendo dal passato, tende al cambiamento, all’innovazione. I nostri giovani, dunque, basandosi sul nostro illustre passato, fatto di testimonianze valide, sappiano trarre energia vitale, così da migliorare le condizioni di vita dei cit- tadini, mettendosi in gioco in ogni campo: lavorativo, sociale, culturale, politico. Questa altro non è che la cosiddetta “corrispondenza d’amorosi sensi”, di cui parlava il poeta e scrittore Ugo Foscolo, tra persone di generazioni diverse e, perché no, tra vivi e defunti: i nostri Avi vivono in noi, continuano a sostenerci, a guidarci, a stimo- larci al miglioramento. Il compito di noi adulti è quello di educare i giovani a com- prendere il valore delle tradizioni, degli esempi, degli insegnamenti, perché in ognu- no di essi c'è il potenziale per divenire una nuova personalità significativa, in grado di arricchire la Comunità in cui vive con i propri sogni, il proprio operato, lasciando a sua volta un segno indelebile. Solo attraverso questo passaggio generazionale di cul- tura e storia possiamo garantire che la memoria e i valori che oggi celebriamo conti- nueranno a vivere e a prosperare. Tanti sono gli autori della Collana Chi è? Tramandiamo ai posteri coloro che merita- no essere ricordati che collaborano, come me, con il Direttore Franco Falco. Ricor- diamo il Dottor Domenico Valeriani, braccio destro di Franco, il Preside Andrea Iz- zo, colonna portante, il Prof. Michele Schioppa con il suoi interessanti Volti caserta- ni e maddalonesi , il Prof. Francesco Fraioli, sempre attivo con i suoi scritti e con la 5 6 presenza agli eventi, il Prof. Maurizio Zambardi con i racconti di storie su San Pietro Infine e con profili di significative personalità, la Dott.ssa Angela Ragozzino con pro- fili di S. Angelo in Formis, il poeta Giuseppe Merola con le sue poesie dedicate agli amici, la scrittrice Rosaria Zizzo con i suoi bei versi, la Comandante Raffaelina Baia- no con il profilo del papà Domenico, la Dott.ssa Gilda Bellomunno, il poeta Gianni Cimminiello, il romanziere Salvatore Antropoli con la coinvolgente storia La mac- china del tempo. Mi accorgo, scorrendo le pagine di questa nuova Edizione della Collana, di quanto cresca ogni giorno in me, come in tutti i collaboratori, il desiderio di conoscere e com- prendere il passato delle nostre Comunità, della nostra terra, che dal profondo del cuo- re amiamo, così come amiamo la nostra Terra in toto, sempre più in crisi ed a rischio in questo delicato e difficile momento storico. Ebbene noi crediamo fortemente nei giovani, cui in particolare sono rivolti i nostri umili scritti, essendo certi che essi sapranno contribuire, superando di gran lunga i propri insegnanti ed i propri Avi, a migliorare le sorti della propria terra di apparte- nenza, della propria Nazione e, di conseguenza, dell’intera Umanità. Rossana Palmiero 2014-2025: i primi undici anni della collana Chi è? Tramandiamo ai posteri coloro che meritano essere ricordati Il genere letterario biografico scaturisce da dinamiche di pensie- ro filosofico: l’ateniese Aristocle e il suo allievo di Stagira, Ari- stotele, riflettevano sul modo di vivere dell’uomo. Quest’ultimo, figlio di Nicomaco, fu il “fondatore” della scuola peripatetica, che determinò analisi storiche disciplinate e speculative al fine dell’intendimento di confessioni religiose, di valori lirici, della produzione delle belle lettere del genere umano. Di conio elleni- co, la narrativa biografica si diffuse nella civiltà romana grazie a notabili esponenti come il Console Publio Cornelio Tacito, eminente storiografo, e lo storico Gaio Sve- tonio Tranquillo. Ad Aristosseno, figlio del compositore Spintaro, si devono molte- plici profili biografici, come quello del matematico tarantino Archita della seconda generazione della scuola pitagorica, del filosofo ateniese Socrate, dello scrittore gre- co Platone, del poeta Teleste di Selinunte, autore dei canti corali dedicati al Dio olim- pico Dionisio. Vanno nominati altri biografi del calibro del geografo greco-siceliota Dicearco, del filosofo cipriota Clearco di Soli, autore delle Vite in 8 volumi, del gram- matico Cameleonte di Eraclea Pontica. Anche la tradizione biografica quirite è molto nutrita: dalla lode funebre all’ elogium , dai canti funerari delle prefiche ai carmina convivalia si giunge alle Imagines del letterato dell’ umbilicus Italiae Marco Terenzio Varrone scritte nel 39 a.C. Del reatino, il comasco naturalista Gaio Plinio Secondo, scrisse: “che sia stato fervido l’amore per i ritratti dei grandi sono testimoni Attico, quello di Cicerone, con un volume sull’argomento e M. Varrone colla generosa in- tenzione d’inserire in qualche modo nei suoi numerosi volumi i ritratti di 700 illustri personaggi, mal sopportando che le loro immagini si perdessero e che il tempo pre- valesse sull’uomo: autore di un dono di cui anche gli dèi possono essere gelosi, dal momento che non solo conferì l’immortalità ai personaggi raffigurati, ma li fece co- noscere a tutto il mondo, affinché potessero essere, presenti ovunque come dèi. E re- se quest’onore anche agli stranieri” 1 Undici anni fa ebbe inizio la proiezione onirica del cronista Francesco Falco, Diret- tore responsabile del periodico di informazione, cultura e politica Dea Notizie , e idea- le continuatore del letterato e nobile epicureo Tito Pomponio Attico: giunto oggi al 18° volume, vide la luce il 1° numero della collana Chi è? Tramandiamo ai posteri coloro che meritano essere ricordati , una collezione accurata, un compendio scrupo- loso che vede valenti estensori cimentarsi in elaborati che oggi vantano quella conti- nuità e permanenza nel tempo “più duratura del bronzo” evocata dal poeta coactor auctionarius venosino. Il Prof. Giovanni Di Cicco, nel 2014, parla di: “Valori e testi- monianza che, amplificate e valorizzate dal curatore del testo, diventano motivo di ri- flessione e modello per le giovani generazioni” 2 e della “consapevolezza del grande valore culturale della identità locale, quale parte di un valore universale” 3 . Il Dott. Giuseppe (Pino) Martino, 10 anni dopo, scrive: “Uomini ed eventi, ambienti e senti- 7 menti, tutto ciò che è stato ha in effetti concorso a costituire ciò che noi siamo, con- sapevoli o meno della sua incidenza nella nostra anima. In realtà siamo tutti legati al nostro passato personale e insieme al nostro passato comunitario; siamo tutti comu- nità non solo fra quanti oggi ci attorniano, ma anche fra quanti furono prima di noi e in noi hanno lasciato un’impronta oggettivamente incancellabile, anche quando non ce ne siamo accorti: perché tutto semina misteriosamente dentro di noi, come la no- stra vita semina misteriosamente nella vita degli altri” 4 . Dunque, l’anamnesi letteraria e le rievocazioni della collezione editoriale sono necessarie per le prospettive e le pa- noramiche del futuro, al fine di presentare in via didascalica paradigmi e vecchi ar- chetipi di ciò che i protagonisti hanno vissuto, consonanza di doti morali, impegni eti- co-sociali, abnegazione spirituale. Fatti secondari ed ambiti demarcati non sono in an- titesi di quella che è storiografia universale, ma fanno parte a pieno titolo dell’ecu- menicità storica ed umana. Tutti gli eminenti autori dei proemi dei vari volumi han- no evidenziato il rilievo della ricordanza del corso degli eventi e della passata remi- niscenza pubblica quale complesso di assunti etici e doti morali da trasfondere in pro- cesso di tempo. L’oblio del tempo passato ha sempre avuto un peso negativo sul ge- nere umano; il Prof. Maurizio Zambardi, parlando della damnatio memoriae , scrive che: “Nell’antichità la peggiore condanna che si potesse infliggere ad un individuo [...] era, [...] l’annullamento del ricordo della persona ai posteri [...] la cancellazio- ne delle gesta compiute dall’individuo, delle sue imprese, delle sue idee” 5 . La “con- danna della memoria” consisteva nella completa rimozione di dati e testimonianze della persona dalle fonti iconografiche, testuali e materiali, addirittura l’ abolitio no- minis decretava la non perpetuazione dell’onomastica familiare e la rescissio actorum sanciva, in vita, il disfacimento dei lavori realizzati. Antiche vestigie rievocano il tem- po che fu e sono embrioni dell’essenza del sé individuale ed unanime. L’obiettivo del- la raccolta è quello di trasmettere la virtus , il clima intellettuale e la nobiltà morale dei valori antropici come autodeterminazione, rispetto, libertà: un cheto complesso di profili, vicende, ritratti, si muove attraversando le varie stagioni della vita rendendo ancor più ricco il corso degli eventi. I brani non presentano ampollosità ricercate ed enfasi letteraria, non ci sono grandiloquenze, ma la collana è una selezione coerente ed articolata che non è semplice cronistoria ma vuole attribuire accezioni, senso e va- lore al passato, avviando, attraverso la lettura delle histórie , ad un processo intro- spettivo suscitando emozioni e sensazioni intense. La collana presenta anche un ca- pitolo nel quale è conservato un pregevole parnaso, liriche e componimenti in versi, talvolta in un pregevole argot lirico e confidenziale. Francesco Fraioli NOTE: 1 - G AIO P LINIO S ECONDO , Naturalis historia , xxxv, 11, Cfr. https://www.treccani.it/enciclopedia/varrone_(Enciclopedia-dell’-Arte-Antica)/ 8 2 - D I C ICCO G IOVANNI , Presentazione , in Chi è? Tramandiamo ai posteri coloro che meritano essere ricordati [di F ALCO F. ET A L ., Vitulazio (CE), Grafica Sammaritana, vol. 1, dicembre 2014, p.3. Cfr. https://www.deanotizie.it/DeaNotizie/Libri/Chi_e_2014.pdf 3 - Ibidem , p.4. 4 - M ARTINO G IUSEPPE , Presentazione , in Chi è? Tramandiamo ai posteri coloro che meritano essere ricordati [di F ALCO F. ET A L ., Vitulazio (CE), Grafica Sammaritana, vol. 17, dicembre 2024, p.6. Cfr. https://www.deanotizie.it/DeaNotizie/Libri/Chi_e_17_2024.pdf 5 - Z AMBARDI M AURIZIO , Presentazione , in FALCO F. ET AL., Chi è? Tramandiamo ai posteri coloro che meritano essere ricordati , Vitulazio (CE), Grafica Sammaritana, vol. 16, maggio 2023, p.5. https://www.deanotizie.it/DeaNotizie/Libri/Chi_e_16_2023.pdf 9 10 Giuseppe (Pino) Martino Un lungo impegno per la valorizzazione della Terza Età Giuseppe (Pino) Martino nasce a Petrulo di Calvi Risorta in pro- vincia di Caserta il 18 dicembre 1942. Coniugato con Anna Masci. Padre di Andrea, Ilaria e nonno di Lorenzo. Risiede a Roma. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Già nelle prime tappe scolastiche mostra doti organizzative, ca- pacità di coinvolgimento, curiosità verso le usanze e tradizioni raccontate e trasmesse dagli anziani del paese, soprattutto nelle serate estive. Gli anni ‘60 lo vedono interessato al mondo dello spettacolo, nel ruolo di presentato- re. Conduce il Carnevale di Capua (CE) e altre manifestazioni socioculturali. Con amici di scuola scrive versi di canzoni. Partecipa come autore al Festival di Calvi Ri- sorta, che si svolgeva nella Frazione di Zuni e viene più volte premiato tra le prime tre canzoni classificate. Nel 1964 si trasferisce a Roma. La svolta professionale avviene nel 1967, con il suo ingresso in CONFCOMMER- CIO, organizzazione rappresentativa del complesso mondo delle imprese del com- mercio, del turismo, dei servizi e, successivamente, anche delle libere professioni. L'organizzazione rappresentava quelle imprese che, per fronteggiare la sempre più complessa competizione del libero mercato, necessitavano di nuove normative di set- tore, di tutela assistenziale, creditizia, pensionistica e di percorsi formativi adeguati, oltre al riconoscimento delle imprese familiari. Si colloca in questo contesto la creazione di nuovi Enti ed Organismi del Sistema Confcommercio, che vedono Pino Martino impegnato in delicati incarichi e ruoli di responsabilità. Nel 1968, infatti, lavora al Patronato ENASCO (Ente Nazionale di Assistenza Socia- le Esercenti Attività Commerciali); cura i Rapporti Associativi e le Relazioni Istitu- zionali. Nel 1998 passa alla FENACOM (Federazione Naziona- le Anziani del Commercio), oggi 50&Più, dove ricopre il ruolo di Dirigente e successivamente di Vicesegretario Generale. Convinto che non basti aggiungere "anni alla vita", ma è neces- sario aggiungere anche "vita agli anni", Pino Martino è stato tra i protagonisti di servizi ed iniziative creati dal Sistema CONF- COMMERCIO, ENASCO, FENACOM, CAF 50&Più, per la tutela e valorizzazione socioculturale della Terza Età. Ne sono concreta testimonianza la diffusione della Rivista 50&Più , pe- riodico mensile con una tiratura di oltre 300.000 copie, dove per 11 anni ha curato la rubrica Quattro chiacchiere in famiglia su tematiche di costume e società. Molto toccanti anche le cerimonie pubbliche di premiazione dei Maestri del Commercio, Concorsi di Prosa, Poesia, Pittura, Fotografia, Olimpiadi della Terza Età, Mese dell'Anziano - successivamente "Incontri di Primavera" partecipati da operato- ri provenienti da tutta Italia. Tra le tante iniziative culturali, che lo hanno impegna- to, merita un cenno particolare l'organizzazione della mostra antologica del pittore Aligi Sassu, ospitata in Castel Sant'Angelo, inaugurata dal Senatore Amintore Fanfani, già Ministro del Lavoro, dell'Agricoltura, dell'Interno, degli Esteri, Presidente del Consiglio dei Ministri e Presidente del Senato e visitata anche dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Nel 1985 cura le relazioni esterne nella realizzazione della mostra antologica del Maestro Michele Cascella e nell'evento culturale di pittura "Un panorama di tenden- ze" con la partecipazione, presso Castel Sant'Angelo, di 40 pittori scelti da 40 critici, promosso dalla CONFCOMMERCIO nel quarantennale della sua fondazione. Scrive, inoltre, con il paroliere professionista Gianfranco Baldazzi, testi di canzoni e l'attore Rossano Brazzi incide un 45 giri per la Fonit Cetra: L'amore è un Dio giovane e Cinquant'anni e Più (50&Più) Sempre a quattro mani con Baldazzi, e con musiche di Ange- lo Friselli, scrive La notte brava e Balla Carme' che saranno poi incise in un 45 giri dalla RCA. Anche dopo il pensionamento non viene meno il suo impegno per la valorizzazione della Terza Età e Pino ricopre cariche elettive come Presidente di 50&Più - FENACOM Roma e del- la 50&Più Regionale del Lazio, nonché Presidente della Uni- versità 50&Più di Roma, che lo vede partecipare attivamente anche al Progetto euro- peo per la mobilità intergenerazionale, unitamente con le Organizzazioni di Anziani della Spagna, Francia, Grecia, Belgio, Danimarca, Germania ed Estonia. Nel 2006 entra nel Consiglio di AGE Platform Europe , con sede a Bruxelles, in rap- presentanza delle Associazioni Italiane delle Persone Anziane. La Piattaforma, pro- mossa e costituita dalla FIAPA (Federazione Internazionale delle Associazioni delle Persone Anziane), è il corrispondente diretto dell'Unione Europea per quanto riguar- da i problemi legati all'invecchiamento della popo- lazione. La FIAPA, collaborando con entità come l'ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite), l'UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educa- zione, la Scienza e la Cultura), l'OMS (Organizza- zione Mondiale della Sanità) e il Consiglio d'Euro- pa, assicura che le questioni legate all'invecchia- 12 mento e alla partecipazione degli anziani siano integrate nelle agende politiche glo- bali, promuovendo così ambienti favorevoli all'inclusione degli anziani. Da Presidente di 50&Più Università Roma coordina, inoltre, il Progetto di Memoria Collettiva "Come eravamo", su ricerche tematiche degli allievi del- l'Università della Terza Età. I risultati delle ricerche sono pubblica- ti nella Collana "Le Perle della Memoria", Ed. 50&Più. Designato dalla CONFCOMMERCIO Roma quale Componente del Comitato Provinciale INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) e nominato Presidente della Commissione Ricorsi Lavora- tori Autonomi, si è particolarmente impegnato per il riconoscimen- to dei diritti assistenziali e previdenziali dei lavoratori autonomi, esaltandone anche il ruolo sociale svolto. Dal 2014 al 2023 Martino ricopre il ruolo di Presidente della Commissione di Garan- zia di CONFCOMMERCIO Roma-Capitale. Da sempre aperto al confronto produttivo anche con le altre Associazioni di rappre- sentanza della Terza Età e in stretto collegamento con il Ministero della Cultura, Pi- no Martino è tra i convinti assertori che i beni culturali non vadano conservati, tute- lati o valorizzati solo a fini economici, ma vadano vissuti direttamente dalle persone, al fine di migliorare la loro vita individuale, familiare e sociale. Nasce con questo spirito il Progetto "Non si smette mai di leggere" e l'intensa sensibilizzazione svolta per l'approvazione della Legge del 13 febbraio 2020 n. 15 in cui viene affermato che " La Repub- blica, in attuazione degli articoli 2, 3, e 9 della Costituzione favori- sce e sostiene la lettura quale mezzo per lo sviluppo della cono- scenza, la diffusione della cultura, la promozione del progresso ci- vile, sociale ed economico della Nazione, la formazione e il benes- sere dei cittadini ". Nella stessa Legge si stabilisce all'art. 2 "che il Piano Nazionale d'Azione per la pro- mozione della lettura debba, fra l'altro, promuovere la lettura presso le strutture socio assistenziali per anziani e negli ospedali mediante iniziative a favore delle persone ri- coverate per lunga degenza" Le numerose iniziative attuate dalla FENACOM 50&Più a livello nazionale e nelle sedi territoriali per la promozione della lettura fra gli anziani, testimoniano un ulte- riore stimolo verso la tutela attiva e valorizzazione complessiva della Terza Età. La passione e l'impegno profusi da Pino Martino per la valorizzazione della Terza Età emergono anche dalla riflessione da Lui scritta nel ricordare il recente cinquantenario di fondazione della 50&Più - FENACOM. Andrea Izzo Eccone il testo: Correva l'anno 1974... In Italia Giovanni Leone era Presidente della Repubblica, prima Mariano Rumor e poi Aldo Moro si avvicendavano alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; dall'altra par- te dell'Atlantico, Richard Nixon era al culmine dello scandalo Watergate Il mondo era caratterizzato da tensioni politiche e sociali. La guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica era ancora in corso e la crisi petrolifera stava generando in- stabilità economica. A livello culturale, c'erano movimenti di liberazione e cambia- mento, con la crescita del femminismo e l'esplosione della musica rock. Anche per l'Italia il 1974 fu un periodo di cambiamenti sociali e politici significativi: il Paese era in fermento, emergevano movimenti di contestazione, con studenti e la- voratori che protestavano per rivendicare diritti e un cambiamento sociale. Il contesto economico non era privo di sfide. L'Italia affrontava problemi legati al- l'inflazione e alla crisi petrolifera, che aveva impatti significativi sull'economia del Paese. Per affrontare la crisi energetica si ricorreva a razionamenti e limitazioni sul- l'uso dei carburanti. Nel campo culturale, l'Italia era attraversata da un'effervescenza creativa. Nel mondo della musica, Iva Zanicchi vinceva il Festival di Sanremo e artisti come Lucio Batti- sti e Fabrizio De André erano al culmine della loro carriera, contribuendo a definire il panorama musicale dell'epoca. Nonostante le molte sfide economiche e sociali, l'Italia del 1974 era un luogo di vita- lità e creatività, con una società che cercava di navigare attraverso le complessità del cambiamento. In questo scenario Confcommercio matura la convinzione che sia utile e necessario per la società tutta farsi portavoce di un concetto rivoluzionario per l'epoca: il diritto ad invecchiare bene, in salute, sfruttando al meglio il proprio potenziale. Si decide quindi di affidare al Patronato ENASCO l'avvio di una nuova azione di rap- presentanza e tutela sociale verso gli anziani del commercio. Nasce così la Federa- zione Nazionale Anziani del Commercio, la FENACOM, per la tutela della terza età, portatrice di cultura, competenze, esperienze e valori. Qualche anno più tardi l'Associazione si aprirà ai cinquantenni e cambierà il nome in 50&Più FENACOM. Un altro fenomeno storico degno di rilievo va citato, per inquadrare i fenomeni so- ciali di quegli anni. Il Governo Andreotti IV, su proposta del Ministro della Sanità Tina Anselmi, con la legge n.833 del 1978, sop- primeva il sistema mutualistico ed istituiva il "Servizio Sanitario Nazionale", con decor- renza 1° luglio 1980. La Mutua Commercianti finiva, ma non lo spirito mutualistico dei suoi dirigenti, fra i quali ricordiamo Paolo Bartoli, che nella FENACOM trovarono terreno fertile. Quel- le risorse umane, dedite ad impegni associa- tivi, cresciute nel solco del servizio e dell'assistenza al prossimo, divennero per noi 13 interlocutori privilegiati con cui condividere la nostra proposta prima e impegno poi. Ecco quindi spiegato il successo di quella idea, che continua a vivere dal 1974... Siamo oggi a celebrare quella nascita, quell'idea, quel concetto rivoluzionario che ha contagiato positivamente, negli anni, la società civile ed è diventato parte inte- grante della cultura del nostro Paese: gli anziani sono un valore, sono una risorsa, e vanno tutelati, non tanto per la fragilità cui vanno incontro con l'età, ma pro- prio perché, invecchiando bene, continuano ad esprimere il loro potenziale, ben oltre il mero orizzonte lavorativo. Inventammo l'invecchiamento attivo, affinché la terza età non fosse seconda a nessu- no! Ed oggi, a mezzo secolo di distanza da quella intuizione, possiamo dire, con com- mossa e non celata soddisfazione, che ci avevamo visto lungo. Poter celebrare il mezzo secolo di vita di 50&Più è per me ben più di una gioia limi- tata al ricordo di quell'anno straordinario, il 1974, e di quella idea sulla quale ho poi speso gran parte della mia vita lavorativa. Significa poter dire da una parte "io c'ero" e dall'altra " io ci sono ancora", e con me migliaia di soci che hanno scelto di "invec- chiare bene", "invecchiare insieme", di credere e impegnarsi per una società solidale, dove il pensionato è portatore di esperienze e valori che possono aiutare le giovani generazioni nelle sfide dell'oggi e del domani. 50 anni erano, per un nostro associato, come "la maggiore età" per un ragazzo; quel- la data dove si acquisivano nuovi diritti. Con il progressivo aumento dell'età media forse questo numero non è poi così indicativo, ma il punto rimane: con questo tra- guardo l'Associazione ha dimostrato di essere autorevole rappresentate della terza età, luogo privilegiato di incontro di esperienze e valori, ente in grado di promuovere la partecipazione attiva dei pensionati nella società. "Prodotti" Associativi: -Rivista 50&Più - 1979 -Agenzia 50&Più Turismo -Mese dell'Anziano - successivamente Incontri di Primavera -Premiazioni Maestri del Commercio -Concorso: Prosa, Poesia, Pittura, Fotografia -Memoria Collettiva - Progetto di Ricerca "Come eravamo", con le Università Italia- ne terza Età - FEDERUNI e UNITRE , Coordinate da 50&Più Università - Roma. Pub- blicazioni: le "Perle della Memoria", Edizioni 50&Più -NAPOLI IN CANTO, poi ITALIA IN CANTO -Olimpiadi della Terza età - GOLDAGE - Convegnistica di Politiche per l'invecchiamento attivo. Rapporti Internazionali: -FIAPA (Federazione Internazionale delle Associazioni delle Persone Anziane) - Pa- rigi - AGE Platform Europe - Bruxelles 14 Servizi di sistema Confcommercio: Patronato ENASCO e CAAF 50&Più Giuseppe (Pino) Martino Il Comitato dei Saggi dell'Associazione Dea Sport ODV di Bellona (CE) in conside- razione di tanto ha decretato il conferimento di una MENZIONE Speciale al Dott. Giuseppe (Pino) Martino per: L'attività profusa con impegno e dedizione nel SOCIALE e nella conservazione della MEMORIA Storica di Calvi Risorta, già Cales, sua nobile Terra d'origine La targa della MENZIONE Speciale è stata consegnata il 14 giugno 2025, nell'ambi- to della XXIII Edizione della manifestazione "Ambiente Cultura Legalità Solidarie- tà", nella Sala Teatro del cinema "San Secondino Vescovo & Confessore" di Bellona. 15 16 Silvio Di Rubbo Il Dott. Silvio Di Rubbo nacque a Bellona (CE) il 20 feb- braio del 1952 da Ercole e Maria Scialdone, primo di due sorelle, Antonietta e Patrizia. Dopo gli studi umanistici, a 26 anni, conseguì la Laurea in Medicina e Chirurgia e dal 1979 iniziò la sua lunga carriera di medico di Medicina Generale nella sua amata Bellona. Dal 1979 al 1994 fu anche medico interno della Divisione di Ostetricia e Ginecologia presso l'Ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta. Alla professione di medico (massimalista dal 1983) affian- cò quella di docente presso l'Istituto Superiore di Servizio Sociale di Caserta dal 1982 al 1991. Sempre pronto ad aggiornarsi, aperto agli scambi culturali ed interessato alle diverse innovazioni in campo medico, fu membro attivo dell' American Society of Abdominal Surgeons (ASAS), membro della FONCaM (Forza Operativa Nazionale sul Carcino- ma Mammario) e membro della Società Campana-Calabro-Lucana di Ostetricia e Gi- necologia (SCCL). Dal 2002 fu Sperimentatore clinico dei farmaci in fase III. Dal 2003 fu Medico Tutor di "Medicina Generale". Fin qui il professionista attento, competente, instancabile, con una profonda espe- rienza, dotato di un raro intuito e con una conoscenza globale della medicina, che gli permetteva di identificare ed affrontare quotidianamente una casistica vastissima di patologie. Poi ... c'era Silvio, punto di riferimento importante per tutti i suoi congiunti e non so- lo nell'ambito del ristretto nucleo familiare. Si era costruito da solo, con le sue forze, con umiltà, determinazione, sostenuto da una sincera e incrollabile fede (per tanti an- 17 ni fu anche accollatore di Maria Santissima di Gerusalemme), realizzando i suoi pro- getti con sacrifici e diventando motivo di orgoglio per tutti i suoi parenti, che lo ama- vano e lo stimavano. Fu figlio amorevole e rispettoso verso i genitori, fratello affettuoso sempre presente e disponibile, marito premuroso e innamorato come il primo giorno della sua compa- gna di vita, Arianna Di Giovanni, papà orgogliosissimo, guida sicura e discreta dei suoi adorati figli, Ercole e Alessandro, e infine l'amico di tutti, l'amico su cui poter contare in qualsiasi momento... Quando entrava nelle case, non era solo il medico di famiglia, ma una persona di fa- miglia, capace di dare calore oltre che assistenza professionale, perché conosceva per- sonalmente i suoi pazienti e i loro cari. Le sue visite erano incontri umani, fatti di cu- ra, vicinanza, ascolto. Riusciva con forte empatia a infondere grande fiducia nella guarigione, circondava i suoi pazienti, soprattutto i più anziani e i più fragili, di affetto, condivisione, solida- rietà. Con loro si fermava spesso a chiacchierare, condividendo ricordi del passato... erano momenti preziosi, di familiarità, con i quali, oltre al corpo, riusciva a curare an- che lo spirito. Quante vite salvate! Ma anche quando la guarigione non era possibile, non abbando- nava i pazienti, li assisteva fino alla fine, prendendosi cura di loro e cercando di alle- viare la loro sofferenza. Il suo cellulare costantemente acceso, il suo studio aperto già alle 7.00 del mattino, le visite a domicilio anche fuori orario e nei giorni festivi, i suoi consulti medici anche mentre prendeva un caffè al bar, per la strada o nei luoghi più disparati dimostravano la dedizione, l'impegno, l'affidabilità, la propensione all'aiuto del prossimo, la passio- ne di chi nella medicina non aveva mai visto un mestiere, ma molto di più. Questo era Silvio e ... tanto altro ancora. Quel freddo pomeriggio del 10 ottobre 2020, giorno del suo funerale, in una Chiesa gremita fino all'inverosimile, nonostante si fosse in piena pandemia, tra tutti coloro che si strinsero intorno ai familiari, per tributargli l'ultimo saluto, ancora increduli per la sua scomparsa improvvisa e prematura, aleggiava la triste consapevolezza di aver perso non solo un grande Medico, ma soprattutto un amico. Il Comitato dei Saggi dell'Associazione Dea Sport ODV di Bellona (CE), in conside- razione di tanto, ha decretato il conferimento dell'Attestato di Ringraziamento "alla Memoria" del Dott. Silvio Di Rubbo per aver dedicato la propria vita per salvare quella degli altri L'Attestato di Ringraziamento è stato consegnato ai familiari il 14 giugno 2025, nel- l'ambito della XXIII Edizione della manifestazione "Ambiente Cultura Legalità Soli- darietà", nella Sala Teatro del cinema "San Secondino Vescovo & Confessore" di Bel- lona. Franco Falco 18 Michele Graziano altruismo, senso del dovere e profondo spirito di servizio Michele Graziano nasce ad Aversa in provincia di Caserta il 29 novembre 1964 da Augusto ed Emilia Dello Iacono, se- condo di quattro figli. Nel 1982, completati gli studi delle scuole dell’obbligo, si arruola come Allievo Sottufficiale nel- l’Aeronautica Militare Italiana iniziando la carriera presso la scuola militare di formazione di base a Caserta. Prosegue la formazione specialistica in antincendio a Rimini presso il 5° Stormo. Ultimata la seconda fase di formazione viene asse- gnato al 67° Gruppo Intercettori Teleguidati in Monte Calva- rina Roncà (VR) dove rimane dal 1983 al 1995. Nel 1987 convola a nozze con Car- mela Attademo di Boscotrecase (NA) e dalla loro felice unione nascono Emilia (1987) e Augusto (1990). A seguito di corso specifico consegue la qualifica di “Capo Squadra Bonifica Infrastrutture NBC” e numerose sono le sue partecipazioni ad eser- citazioni in ambito NATO dove con la sua preparazione ed esperienza professionale porta sempre alto il valore di appartenenza all’Aeronautica Militare Italiana. Nume- rosi sono gli apprezzamenti ed elogi a lui tributati da parte dalle Autorità superiori per il suo operato. Nel 1995 viene trasferito al 72° Stormo in Frosinone. Nell’anno 2007, il Generale di Squadra Aerea Giampiero Gargini (Comandante delle Scuole dell’Ae- ronautica Militare), nel corso di una cerimonia di reparto, conferisce al Maresciallo 1 a Cl. Michele Graziano ed altri tre militari (Capitano Pilota Corrado Chillè, Marescial- lo 1 a Cl. Stefano Lorenzi ed Agente Scelto Rocco Angiletta) il “Premio Sicurezza Vo- lo anno 2007”. Questo evento viene riportato nella rivista Aeronautica n. 6 del giu- gno 2008 e nel quotidiano Ciociaria Oggi di venerdì 23 maggio 2008. Del “Premio Sicurezza Volo anno 2007” riportiamo la motivazione di conferimento: “Sottufficiale Supporto Logistico Antincendio del 72° Stormo, il Maresciallo 1 a Cl. Michele Gra- ziano, si distingueva per prontezza d’intervento e capacità di esecuzione in occasione dei soccorsi apportati a due elicotteri atterrati in emergenza fuori campo. Nell’evento egli evidenziava grande fermezza e profonda conoscenza delle procedure di emer- genza, dimostrando una convinta assimilazione della cultura sicurezza volo” Nel no- vembre 2010 il Comandante Generale di Squadra Aerea, Carmine Pollice, gli confe- risce l’attestazione di “Verifica della Capacità Operativa”. A Michele Graziano, nel corso della sua brillante carriera militare, vengono tributati sei Elogi, rispettivamente in data: 29.8.1989 - 23.12.2010 - 11.10.2011 - 10.5.2012 - 16.7.2012 e 6.11.2018. Il Tenente Colonnello AArnn Giovanni Gianesin, Comandante del 67° Gruppo Inter- cettori Teleguidati in Roncà (VR), tributa al Sergente Maggiore Michele Graziano in data 29.8.1989 il primo “Elogio” con la seguente motivazione: “Sottufficiale di otti- me qualità morali ed eccellente preparazione professionale, evidenzia eccezionale senso del dovere ed elevatissima motivazione, partecipando ad attività anche non di stretta pertinenza oltre l’orario di servizio, fornendo lodevoli e brillanti risultati”. Il 19 Comandante del 72° Stormo, Colonnello AArnn Maurizio Masi, scrive del Mare- sciallo 1 a Cl. Michele Graziano, nell’Elogio tributatogli l’11 ottobre 2011: “Sottuffi- ciale dotato di assoluta e profonda professionalità, quanto di particolarissime doti per- sonali quali l’altruismo, lo spiccato senso del dovere, il profondo spirito di servizio, il Maresciallo 1 a Cl. “Supporti Logistici Antincendi" Michele Graziano, ha operato per diversi anni, nell’incarico di “Capo Nucleo Antincendi", assicurando, senza ri- sparmio alcuno, un servizio generale di altissimo livello nel delicato settore dell’assi- stenza all’attività di volo presso il 72º Stormo. In tale pluriennale incarico, ha saputo sempre porsi al fianco dei superiori nel for